È ormai tristemente noto come i giovani, al giorno d’oggi, cerchino altrove le opportunità per costruire il proprio futuro. È triste vedere come la volontà di investire la propria voglia di fare e le proprie conoscenze dopo anni di studi, non trovino spazio in questa città. L'attuale economia locale, orientata esclusivamente al turismo, ha dettato un’impennata senza controllo di affitti e prezzi di vendita dei locali e degli immobili residenziali, che trovano di conseguenza come unici interlocutori multinazionali o grandi fondi esteri, interessati solamente a massimizzare il profitto personale, disinteressandosi delle vere necessità locali.
È triste vedere come diminuiscano le coppie che possono permettersi di trovare casa e di scegliere liberamente dove stabilirsi nello stesso territorio comunale. È triste vedere come piazze, campi e parchi siano sempre meno frequentati da bambini.
Bene, è ora di voltare pagina.
È ora che l’amministrazione torni ad avere il controllo del proprio territorio, che torni ascoltare le esigenze dei giovani, prendendosene cura e permettendo di investire, di creare il proprio futuro a Venezia.
Ora più che mai, il futuro significa e dovrà essere cambiamento.
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