La necessità del doppio binario: quello civico e quello politico
Adesso, con la annunciata discesa in campo di Alessio Vianello a sindaco di Venezia, le castagne dal fuoco le deve togliere la coalizione che ruota attorno al PD, che sembra essere rimasta spiazzata dalla mossa dell’ex assessore della giunta Cacciari. Noi la soluzione l’avevamo data fin dall’inizio: le primarie avrebbero risolto e compattato l’opposizione, ma non siamo stati ascoltati. A noi non è stato permesso di fare programmi, politici e di coalizione, con le altre forze di opposizione, forse perché avremmo portato contributi di forte contrapposizione alle realtà che speculano sulla nostra città. Abbiamo però mantenuto stretto, come sempre, il rapporto con i cittadini.
Da tempo abbiamo iniziato un percorso di ascolto della cittadinanza attraverso assemblee pubbliche e abbiamo concordato con varie realtà del territorio e con lo stesso segretario provinciale del PD un percorso parallelo per raccogliere anche i voti di chi disdegna i partiti e che, magari, non intende votare una coalizione con il PD. E stiamo costruendo un programma che è il frutto del dialogo con i cittadini. Non impone indicazioni preconfezionate, ma le discute e le concorda in sintonia con la gente.
Le elezioni in Liguria sono l’esempio più recente di come una coalizione che mescola tutti assieme è una scelta che non funziona e anzi, produce un effetto molto grave: fa aumentare di molto l’astensionismo. Ecco quindi la necessità del doppio binario: il binario della coalizione politica e il binario della coalizione civica.
E questo l’abbiamo fatto dopo un accordo di non belligeranza con il segretario provinciale del PD. Perché dobbiamo evitare il “fuoco amico” e puntare l’avversario comune che è Brugnaro e la destra che sta crescendo.
Riuscirà la candidatura Alessio Vianello a mettere insieme le anime del Pd e la coalizione? Lo dovremmo scoprire abbastanza presto.
Intanto noi appoggiamo e sosteniamo quello che dal basso sta spingendo. È il caso, ad esempio, della richiesta di dimissioni di Brugnaro, avviata da cinque cittadine, che sta raccogliendo grande consenso e ha già raccolto centinaia e centinaia di firme.
Giovanni Andrea Martini
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