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Barche a remi in supporto del traporto pubblico.

La situazione dei trasporti veneziani, all'avvio delle "fase 2" è particolarmente complicata nella città d'acqua. Non ci si può appellare all' "usare la macchina", e l' "andare a piedi" non è un'opzione valida per tutti: persone anziane, disabili. Il traporto delle merci, non soltanto delle ditte, ma anche dei privati cittadini, può essere problematico.


Il Canal Grande, come sappiamo, divide in due la città; sappiamo che questo rende tortuosi alcuni percorsi, e sappiamo che c'è chi fatica a superare i ponti che lo attraversano.


La barca, la barca a remi (che non è soggetta a limitazioni di traffico) è sempre stato il principale mezzo di traporto della città insulare, e i canali le principali vie. Proponiamo di implementare e supportare per quanto possibile  il traporto pubblico con l'utilizzo di barche a remi, nella massima sicurezza e nel pieno e assoluto rispetto delle regole, con l'apporto di volontari, ma anche con l'eventuale impiego di risorse del Comune,


Proponiamo pertanto:

  •  la riapertura dei traghetti con gondola nei punti strategici del Canal Grande, studiando la possibilità di aprirne di nuovi;

  •  il sostegno ad associazioni di voga (e pure a privati volontari possessori di barca a remi) per l'aiuto ai privati nel trasporto di cose, in particolare ad anziani o persone con ridotta mobilità, per quanto riguarda ad esempio approvvigionamenti, conferimento di rifiuti agli ecocentri, eccetera. 

  •  il sostegno ad attività simili anche per la consegna di merci, ovviamente fornendo il servizio in termini di assoluta equità.

  •  che siano concessi gli approdi anche in parziale deroga ai regolamenti vigenti, nell'ambito dello svolgimento di questi servizi.

Proponiamo inoltre che, sempre nell'assoluto rispetto delle norme, sia fatto il possibile per riaprire i cantieri delle società remiere, limitatamente alla possibilità di accedere alle barche (né più né meno come in un garage), senza l'utilizzo di strutture promiscue come docce e spogliatoi, e sempre prescrivendo l'uso degli adeguati dispositivi di protezione individuale; cosa senza la quale non è quasi possibile praticare la voga nemmeno come attività di diporto, che pure sarebbe consentita e che peraltro è assai meno rischiosa di altre attività sportive.


Pensiamo che oltre a portare un contributo nell'emergenza, simili iniziative possano essere viste come un utile esperimento: tutto ciò che risultasse efficiente potrebbe essere mantenuto anche in futuro, nell'ottica di una mobilità più sostenibile, legata alla peculiarità e alla tradizione della città, e lasciatecelo dire, anche più bella.

Gruppo di lavoro "Sostenibilità" di Tutta la città insieme! - Giovanni Andrea Martini Sindaco


Alessandra Bardelle

Renzo Busetto

Martina Cioffi

Corrado Claut

Mariangela Corradini

Marilisa Malusa

Jorge Molina Ruiz

Marco Rosa Salva

Sandro Picchiolutto

Angelo Pistilli

Sabrina Scarpa

Marta Sottoriva

Lucia Zampato

Gabriele Maluta

Licia Papuzzi

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