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Camping Jolly a Marghera: il privato scavalca ancora l'interesse pubblico

Abbattimento di decine di alberi e aumento di pressione turistica sulla città storica e sul traffico


L'attuale area del Camping Jolly, da una vista di Google Maps
L'attuale area del Camping Jolly, da una vista di Google Maps

63 alberi da abbattere per fare spazio al raddoppio del camping Jolly a Marghera. Ancora una volta al privato si spiana la strada, nel vero senso dell'espressione, perché per l'allargamento dell'area del campeggio si opera  anche quello che, oggi, tutti bloccherebbero, e cioè gli abbattimenti. 


Naturalmente in delibera si scrive che ai 63 alberi e alle circa 300 specie arbustive presenti se ne sostituiranno più del doppio, ma sappiamo bene quanti anni ci vogliono perché un albero di alto fusto diventi tale. L'ampliamento del camping, poi, comporterà quasi il raddoppio delle presenze: 1730 ospiti che si riverseranno sulla città storica alimentando quel turismo giornaliero che è quello che questa giunta dice di voler combattere.


Questi campeggiatori, tra l'altro, soggiornando in territorio comunale non saranno soggetti al ticket. E, invece, contribuiranno ad appesantire il traffico con l'utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico e dei bus dedicati de La Linea che fanno spola tra campeggio e città storica. Insomma: abbattimenti di alberi, ulteriore pressione turistica, appesantimento del traffico. Il tutto perfettamente in linea con i principi della Capitale Mondiale della Sostenibilità. 


Giovanni Andrea Martini

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