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Come regolamentare i flussi di barche in uscita dopo i fuochi del Redentore?

Depositata un'interrogazione in commissione, per evitare tragici incidenti come quello costato la vita a Riccardo Nardin


La notte del Redentore può diventare teatro di incidenti anche tragici, come quello dello scorso anno
La notte del Redentore può diventare teatro di incidenti anche tragici, come quello dello scorso anno

Cosa si sta facendo per evitare altri incidenti la notte del Redentore? Che cosa si sta studiando per regolamentare il deflusso delle barche che escono dal bacino San Marco alla fine dei fuochi? Quali sistemi si stanno mettendo a punto per far sì che non si possa di nuovo verificare una tragedia come quella dello scorso anno, costata la vita a Riccardo Nardin?


Queste sono le domande che tanti si pongono e che poniamo al Sindaco e alle realtà preposte alla sicurezza della navigazione. A pensare che quanto accaduto debba servire per prevenire ed evitare altri incidenti è lo stesso papà di Riccardo, che è tra gli ispiratori dell’interrogazione. È lui che ha portato alla discussione del problema in una partecipatissima assemblea in Municipalità.


Ciò che è emerso è che sempre più veneziani rinunciano a partecipare alla tradizionale festa del Redentore in barca, per il rischio sempre più elevato di incidenti provocati dal moto ondoso. Sicuramente l’elevatissimo numero di barche che arrivano e sostano in bacino durante i fuochi è un elemento che fa pensare. Circa 4000 erano lo scorso anno.


Pensare ad un deflusso non regolamentato e disordinato di tutti questi natanti contemporaneamente alla fine dei fuochi preoccupa molto. Questa fuga disordinata e le alte onde provocate sono state tra le cause dell’incidente. 


Diversi anni fa era presente un servizio fornito dai vigili urbani che, con i loro mezzi, mediante "Safety boat" guidavano i tempi del deflusso delle barche dal bacino. Attualmente nel "Gate pass" per accedere al settore di stazio, non è presente alcuna indicazione per la sicurezza e la navigazione interna lagunare, né tantomeno le responsabilità ed i limiti di velocità da rispettare e le sanzioni che possono essere comminate.


Da qui la necessità di regolamentare i flussi di barche in uscita verso il Canal Grande direzione Lido e nel canale orfanello tra San Giorgio e San Servolo, riconosciuto come punti più pericolosi nel momento successivo alla fine dei fuochi.


Abbiamo depositato un'interrogazione, sottoscritta anche dal gruppo Verde Progressista, chiedendo all'assessore Pesce una maggiore vigilanza rispetto agli anni precedenti, ripristinando il servizio di deflusso governato e rallentato (Safety boat) gestito dalla polizia urbana come in passato e di disporre un vademecum da consegnare ai partecipanti per indicare il pericolo per sé e per gli altri e per ricordare le sanzioni in caso di superamento dei limiti di velocità.


Abbiamo proposto di redigere un Regolamento del deflusso per ordinanza come risoluzione per mitigare i rischi. Andrebbe migliorata la funzione del "Gate pass on line", inserendo a caratteri più grandi e stampando le regole di limiti di velocità e le responsabilità dei capitani e/o conducenti dei natanti da consegnare la giornata del Redentore. Si invita a prendere in considerazione l'utilizzo di semplici dissuasori e attivare un servizio di videosorveglianza nelle zone più critiche, dove c’è maggior transito e moto ondoso.


L’interrogazione andrà in discussione in commissione in modo da permettere di ascoltare quanto si sta studiando in merito e di attivare un confronto anche con la cittadinanza che più è attenta a queste problematiche. 


Giovanni Andrea Martini




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