Non possiamo non salutare con favore le nuove misure adottate dal Governo sul fronte sanitario e sociale.
Anche il rigore che dal presidente della Regione Veneto viene indicato come metodo per combattere il diffondersi del coronavirus, ci sembra finalmente rispondente alla situazione che si sta vivendo. Ci auguriamo che tale attenzione venga rivolta anche alla nostra città. Ci sentiamo anche di dover indicare una via che, seppur complessa e costosa, viene supportata dal pensiero scientifico e dai fatti concreti.
Ed è la via che la città cinese di Wuhan e l’esperienza italiana di Vò ci indicano: quella dello screening di massa e la mappatura competa della città. Risulta infatti assolutamente fondamentale per bloccare la diffusione del virus identificare i soggetti asintomatici che costituiscono la causa più rilevante del diffondersi della malattia e di identificarli il più precocemente possibile.
Naturalmente, accanto a questo scenario, auspicabile in prospettiva, occorre ribadire a tutti l’invito tassativo a rimanere a casa. Per il bene proprio e di tutti. E alla luce di questa emergenza e di quanto sta accadendo ci auguriamo che il nostro sistema sanitario nazionale possa uscirne rafforzato.
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