Oggi occorre guardare con oggettività lo scenario attuale.
E occorre, con oggettività, guardare all’obiettivo: battere Brugnaro.
E occorre scegliere lo schema migliore.
L’unico schema possibile è quello a due punte, quella politica e quella civica.
Sommarle assieme oggi sarebbe suicida e fratricida.
Amalgamarle significherebbe far perdere tutte le specificità che rendono interessanti e positivi gli aspetti programmatici.
L’avevamo già detto nella conferenza stampa di presentazione della lista “Tutta la Città insieme!” più di un mese fa, apprezzando anche il lavoro di “Un’altra città possibile”.
Il mondo politico esprima la sua candidatura, e Gianfranco Bettin e Monica Sambo sono, ad esempio, due nomi molto interessanti; lo spazio civico abbia una sua strada, possa attingere all’elettorato stanco e demotivato dalle difficoltà di comprendere percorsi e metodi della politica.
Le primarie sono oggi tecnicamente impraticabili e costituirebbero un regalo di altri 45 giorni a Brugnaro. E si arriverebbe alle elezioni con forti lacerazioni da risolvere.
“Tutta la Città insieme!” lo schema lo ha mostrato da tempo e ha presentato una squadra, che si sta allargando di giorno in giorno e che è formata da persone con il loro bagaglio di vita, di esperienze, di relazioni. È quell’anima che oggi manca alla politica e che solo l’impegno diretto dei cittadini può dare.
I focus group attivati in ogni Municipalità e il quotidiano contatto diretto con la gente ci ha fatto capire che, in città, i palloncini di Brugnaro si possono far scoppiare.
E lo schema a due punte è vincente.
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