Quella alla Heritage Tower di Porto Marghera poteva essere l’occasione per comunicare l’importante evoluzione che l’economia portuale, prima voce economica della città, ha compiuto nel passaggio dall’epoca dell’industria di base a quella organizzata lungo le filiere logistiche internazionali dell’industria contemporanea.
La qualità dei dati raccolti e dei contributi scientifici che lo documentano hanno dato soddisfazione alle aspettative da tempo innescate in merito alla strategia di sviluppo dello scalo veneziano, giustamente inquadrato con un neologismo in voga preso in prestito dal linguaggio ambientale: ecosistema!
Poteva infatti essere l’occasione, se non fosse che l’evento è stato sfruttato come l’inizio di una campagna elettorale dall’accoppiata Comune-Regione rappresentata dal duo Venturini-De Berti, che si sono sperticati in una filippica contro governo e ambientalisti centrata esclusivamente sui fanghi da scavo dei canali portuali.
Nessuna meraviglia riguardo Venturini, che ha colto al volo l’opportunità di testarsi come alfiere di Brugnaro in vista dell’asse con Zaia che verrà sperimentato nella prossima primavera, lasciando così alla De Berti una comoda traccia per infilarsi nel medesimo solco.
Ma sfugge alla De Berti che un porto come quello tratteggiato ha bisogno di una regione che lo sostenga con una visione territoriale della logistica che riguarda il ruolo della ferrovia nella circolazione delle merci.
Su questo il silenzio degli incompetenti! Per assenza di idee avendo la Regione delegato l’intera materia alle strade e alle concessionarie autostradali.
E infatti il tema dell’ambiente è stato il grande assente della giornata. La parola laguna come ecosistema è stata finalmente introdotta alla fine da Baretta, nella parte di imputato governativo.
Che l’ecosistema economico portuale si trovi immerso nell’ecosistema lagunare assieme all’altro ecosistema, quello urbano intossicato dal turismo quale è Venezia, non è mai apparso un argomento nel corso di un’intera giornata.
Ancora molti ritengono che l’economia sia una lotta senza quartiere contro l’ambiente. Il che non aiuta.
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