Il sindaco-tycoon viene allo scoperto. La mega operazione immobiliare ai Pili (che non di solo palasport si tratta) passa dall'essere fuori discussione - nonostante le lacrime pubblicamente versate sulla coppa della Reyer - a pietra angolare della campagna elettorale, elemento fondante della sua investitura a padrone ufficiale della città. "Immobiliarismo" è la parola d'ordine della sua permanenza in campo, e il punto di partenza di questo pseudo-programma sono i suoi diretti interessi privati, che non ha nemmeno più il pudore di nascondere, tanto si ritiene forte ed indispensabile; tutto il resto - ciò di cui la città ha davvero bisogno - è contorno, da adattare al modello propugnato: Monopoly. Abbiamo bisogno di voltare pagina.
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