Non sono quelli che ci piacciono, ma, al momento, sono gli unici possibili.
Permettono, comunque, come è successo anche lunedì, di ascoltare tantissime voci e di inquadrare temi e di individuare soluzioni.
Si è parlato di Mestre e del rilancio del centro urbano, delle conseguenze del coronavirus e del reddito di quarantena, si è convenuto come in città occorra produrre un cambiamento profondo. La diversificazione del lavoro, l’equilibrio tra la tutela della proprietà e il diritto alla residenza, le scelte precise di attenzione alla salute e all’ambiente, il recupero della qualità della vita nella città d’acqua e di terra. Cambiare si deve. Per la nostra città e per il mondo. Il mondo che da Venezia può ricevere e a Venezia può dare. È il momento di far diventare “Venezia laboratorio del mondo”.
È per questo che sono attivi dieci gruppi di lavoro di “Tutta la Città insieme!” che si confrontano con incontri ristretti, ma che in fb ricevono, da gruppi aperti, spunti e idee dalla città.
Questo delle videoconferenze e dei gruppi fb permette, per quanto oggi possibile, di raccogliere quanto la città pensa e di tradurlo in linee di programma aggiornate e condivise.
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