Poco personale e disservizi alla viabilità: richiesta un'audizione in commissione del direttore di AVM Giovanni Seno
Incapacità o non volontà? Oppure tutte e due? C’è il disegno preciso di affossare ACTV. Non sembrano esserci dubbi.
Della carenza di personale in ACTV si parla da molto tempo. I lavoratori da molto tempo chiedono nuove assunzioni per alleggerire i turni e per coprire l’esigenza di copertura delle diverse linee. E da quanti anni si lamenta il calo di piloti e autisti? Non si possono giustificare i problemi di oggi affermando che mancano autisti o mancano piloti.
Occorreva pianificare nel tempo formazione e assunzioni. Non è stato fatto ed è un errore politico perché i tecnici su questo non avevano certo dubbi. E poi occorre rendere il lavoro più appetibile, più gratificante.
Sappiamo, addirittura, che le autiste e gli autisti stentano a trovare il tempo per i propri bisogni fisiologici e i luoghi dedicati. Per non parlare dei turni di lavoro.
Quindi occorre anche rendere appetibili questi lavori. Senza contare il peso psicologico ed emotivo che autisti, piloti e marinai hanno oggi con una pressione turistica che diventa ingestibile e che spesso causa episodi di violenza di cui sono vittima anche i lavoratori ACTV.
Occorre poi registrare che se la “spinta” è diversa, allora si trovano le soluzioni, eccome. L’esempio più recente sono i vaporetti e la motonave che facevano spola dal Tronchetto al villaggio della Coldiretti. In quel caso i soldi per gli straordinari sono stati trovati senza difficoltà. E mettendo comunque in crisi o addirittura sopprimendo alcune linee utilizzate soprattutto dai residenti.
È una “mala gestione” quella di ACTV. Questo è sotto gli occhi di tutti. E, sicuramente, la pressione politica è quella che determina squilibri e diseguaglianze e la volutamente scarsa visione del futuro.
Su questo e per questo, stimolati dai cittadini, abbiamo chiesto un’audizione urgente del direttore Seno in commissione consiliare. Le cose non possono continuare così, anche perché le carenze di piloti, autisti e marinai portano enormi disservizi e gravi rischi per l’incolumità delle persone trasportate e per i lavoratori stessi.
Giovanni Andrea Martini
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