Ieri il Consiglio di Municipalità di Venezia ha messo in discussione e votato una mozione che prevede che il Comune applichi il principio di precauzione per l’attivazione di antenne con tecnologia 5G. La Sala del Consiglio era gremita di cittadini.
La mozione è passata a larghissima maggioranza.
È stata anche l’occasione per fare un veloce volo su quanto fatto dalla Municipalità in questi anni.
Ed è stata anche l’occasione per evidenziare la scarsa attenzione dell’amministrazione nei confronti delle minacce per la salute pubblica.
Trascrivo qui di seguito il mio intervento che ha introdotto il tema della mozione relativa al 5G.
"Quattro estati fa ero sull’acropoli di Lindos, a Rodi. Eravamo stati eletti da poco e mi arriva la chiamata di una giornalista da Venezia che mi chiede cosa la Municipalità intenda fare per un’antenna che deve essere installata a Murano e che viene contestata dall’isola.
Mi permetto di dire che, sicuramente, la cosa è all’attenzione del sindaco e dell’assessore all’Ambiente e che la Municipalità prende in carico il problema, ma chi ha il potere decisionale è il Comune.
La risposta della giornalista è stata: continuiamo a chiamare il Comune, ma nessuno ci risponde...
Questa situazione è continuata per questi quasi cinque anni. Il Comune e, nello specifico il sindaco, non ha mai risposto. Il silenzio e la mancanza di ascolto alle richieste sono stati assoluti. Solo adesso, da qualche settimana tutto è cambiato, tutto è possibile, tutto è promesso, tutto si può fare.
Anche se di solito, guarda caso, lo si può fare da giugno...
Questa Municipalità si è spesa tante volte in questi anni per denunciare e per chiedere interventi per combattere i rischi e i pericoli cui la comunità dei cittadini è esposta:
• Pericolosità per inquinamento da fumi di grandi navi
• Pericolosità per inquinamento da traffico acqueo
• Pericolosità del traffico acqueo
• Pericolosità del moto ondoso
• Pericolosità dei fumi di Murano
• Pericolosità di zone da bonificare, da Murano alla Giudecca
• Pericolosità di un turismo che caccia i residenti da Venezia e
danneggia la qualità della vita delle persone in tutti i suoi aspetti
• Pericolosità dei mezzi pubblici sovraccarichi
• Pericolosità di interventi che minacciano la laguna e la sua
vita (scavo canali, Mose, ecc.)
• Pericolosità nella gestione dei flussi
• Pericolosità di come il profitto privato vada ad intaccare
l’utilità pubblica
• Pericolosità per la deriva presa dalla sanità pubblica in città
• Pericolosità di ordine sociale col fenomeno delle baby gang
• Pericolosità per l’insufficienza dei servizi sociali
• Pericolosità per la sottrazione all’uso pubblico di spazi pubblici di
aggregazione e di confronto
• Ecc.
Su tutte queste materie la Municipalità si è mossa con mozioni,
interrogazioni, assemblee pubbliche ecc. ma la risposta del Comune è stata
assente.
Da docente devo segnare sul registro: “Sindaco assente ingiustificato”.
Ed è un’assenza pesante, che, per quanto riguarda l’attenzione per la salute pubblica, dura da cinque anni."
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