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La progettualità di domani.

La progettualità di cui vogliamo si doti la nuova amministrazione comunale a partire dal prossimo anno include interventi di rigenerazione urbana che sappiano fornire le risposte alla domanda di cambiamento di una città, di acqua e di terra, soffocata dal turismo che oggi risponde fuggendo dai luoghi di origine verso un indistinto metropolitano. Sospinta dal turismo. Quello che qualcuno teorizza come la soluzione del futuro, e che invece non è. L’idea di città non si estingue nella dispersione ma si costruisce con la rigenerazione dei tessuti obsoleti, raccogliendo il meglio delle energie creative di cui una comunità dispone per non abbandonarsi a rincorrere effimere soluzioni di mercato.

Chi sarà designato ad amministrare dovrà avere il coraggio di scelte anche in controtendenza. Dovrà coinvolgere il privato a condizione che il bene derivante dalle operazioni sia pubblico. Dovrà saper dialogare con la cittadinanza, e mettere a frutto le competenze che la comunità stessa è in grado di esprimere; sarà fondamentale la capacità di creare sinergie, sottraendosi da operazioni speculative, che non mirano al benessere della città stessa, intesa come organismo vivente e complesso.

Dovrà saper dire: "ho un sogno", sapendo che quel sogno metterà radici capaci di sostenere la città e di farla crescere bella e fieramente proiettata verso il futuro.

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