Dove c’è vita vera non si sviluppa il degrado
La sicurezza passa anche attraverso la casa. Un quartiere solo se è abitato e se è vissuto può sviluppare quelle difese che impediscono al degrado di svilupparsi e crescere. Ecco il titolo dell’assemblea pubblica in programma al Centro Civico di Via Sernaglia mercoledì 23 ottobre alle ore 17.30: “Casa e/è sicurezza - Via Piave, corso del Popolo, Mestre Centro”.
Via Piave è diventata simbolo di degrado e criminalità. I sempre crescenti episodi di violenza dimostrano il fallimento della Giunta Brugnaro, che aveva condotto le precedenti campagne elettorali proprio su questo tema. Durante questi anni, invece di attuare politiche che tendessero al benessere dei cittadini, anche a Mestre le case pubbliche sono tenute sfitte e si è condotta una politica “turistocentrica” che ha distrutto il tessuto socioeconomico facendo lievitare i prezzi delle case in compravendita e in locazione nel libero mercato, e arrivando a rendere molto difficile il reperimento di alloggi per la residenzialità. Dove i cittadini non abitano, dove spariscono i negozi di vicinato, dove non c'è più "comunità" il degrado avanza e il vuoto lasciato dai residenti crea problemi di sicurezza, che richiedono soluzioni profonde. Queste soluzioni devono investire le politiche abitative, del lavoro, in sinergia con l'implementazione dei servizi sociosanitari e con un piano di rigenerazione urbana che serva alla città e non al profitto.
La situazione peggiorerà se non verranno applicate con urgenza misure efficaci, perché le affittanze brevi stanno aumentando in maniera esponenziale e purtroppo non disponiamo per Mestre di strumenti di gestione nelle mani dell’amministrazione comunale come l’emendamento Pellicani, che permette invece per centro storico e isole di regolamentare le affittanze brevi in deroga alle leggi nazionali.
Il tavolo di esperti della Rete Solidale per la Casa sta già lavorando ad un Regolamento delle affittanze turistiche per la città storica e le isole. In contemporanea sta anche pensando a misure e soluzioni per la terraferma veneziana, che si strutturino in un programma organico teso a limitare le affittanze turistiche. Operazione attuabile tramite la modulazione delle tasse comunali, ma anche tramite ulteriori modifiche al Regolamento edilizio, per introdurre specifiche disposizioni normative maggiormente stringenti riguardanti i fitti brevi, come l'obbligo di avere un accesso per ogni singolo alloggio e una limitazione del numero di toilette realizzabili in ogni singola unità immobiliare. Sarebbe utile adottare per tutto il territorio Comunale la funzione di garanzia da parte del Comune al momento della stipula dei contratti in libero mercato, per fornire alloggi in emergenza abitativa al termine dello stesso, in caso di difficoltà da parte dell''inquilino a trovare un'alternativa.
All’assemblea si alterneranno voci e testimonianze: Daniela Salmasi e Mariangela Corradini, residenti, a Monica Coin, Comitato Ex Umberto l, Laura Latini, Comitato Bissuola, Michele Boato, consigliere di Municipalità Mestre Ambiente Bene Comune, Giovanni Andrea Martini, Consigliere Comunale Tutta la Città insieme! e Susanna Polloni, Rete Solidale Per la Casa.
Giovanni Andrea Martini
Comments