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Le manifestazioni di ieri erano state annunciate con anticipo, ma non comunicate ufficialmente.

La mancata presa di posizione sulla loro illegittimità da parte del sindaco o chi per lui, fa capire molte cose.

La vicesindaco e mezza giunta comunale ne hanno accolto una delegazione a Ca' Farsetti, senza nemmeno porsi la questione della mancata autorizzazione, al di là della solidarietà nel merito delle motivazioni dell'iniziativa.

Nemmeno oggi, dopo aver avuto prova del mancato rispetto, da parte di alcuni, delle norme sul distanziamento e sull'uso dei dispositivi di sicurezza, e del grave fatto accaduto in piazza San Marco, con un residente finito al pronto soccorso per essere stato malmenato da alcuni di questi soggetti, rimproverati dal malcapitato proprio per il mancato rispetto delle norme.


Quanto alla presenza, nella piazza vietata alle manifestazioni politiche, dei consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, richiamo ancora una volta l'attenzione sulla gravità di quanto accaduto (su cui nessuna parola è stata spesa dall'assessore comunale alla sicurezza, che per ironia della sorte è anche rappresentante veneto alla consulta per la sicurezza di Fratelli d'Italia, partito in cui milita).

Preoccupanti poi le parole di Elena Donazzan, quando fa riferimento alla "libertà personale dei veneti", considerato che tra i quattro consiglieri vi è il neo eletto Joe Formaggio, noto alle cronache per essere tra i fautori della giustizia fai da te, meglio se a mano armata.


Siamo vicini a coloro che sono stati particolarmente colpiti nella propria attività dalla vicenda coronavirus.

Abbiamo indicato proposte e soluzioni, ben salutate da vari rappresentanti di categoria, che hanno rifiutato di partecipare a questa manifestazione che metteva a rischio la salute di tutti.

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