A Venezia, sostanzialmente, siamo già nella fase 2 e come afferma un rappresentante USB Actv: “Togliendo alcune restrizioni si dà la possibilità di muoversi un po' più liberamente, il che è anche una buona cosa, ma ai lavoratori del trasporto pubblico chi ci pensa?” Actv ha pensato a rinforzare le linee che devono portare più lavoratori e più passeggeri?
Cittadini, lavoratori e dipendenti del trasporto pubblico sono nelle condizioni di prendere un mezzo pubblico senza mettere a rischio la salute propria e degli altri? Molti utenti, poi, chiedono che cosa intenda fare Actv degli abbonamenti mensili e annuali. Una risposta dall’Azienda è doverosa.
Ora più che mai è necessario un intervento del Comune di Venezia da maggior azionista della S.p.a. Actv, per garantire un servizio pubblico sicuro e degno del prezzo dell'abbonamento che i pendolari pagano. Se si vuole si può.
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