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Nuovi varchi e approdi per portare turismo: Venezia è in trappola

Nuovi terminal a San Giuliano e Tessera, scavi in direzione Burano e nuove fermate a San Giobbe


Le novità rischiano di rendere la città ancora di più preda dell'Overturismo (R. Abdrachimov, WikiCommons)
Le novità rischiano di rendere la città ancora di più preda dell'Overturismo (R. Abdrachimov, WikiCommons)

L' Amministrazione sostiene di voler regolare i flussi con il ticket d'accesso e intanto crea nuovi accessi per portare più turismo a Venezia. Si aggiungono al terminal Fusina, quelli dei Pili, di San Giuliano e di Tessera, realizzando un carico di ingressi che andrà poi a riversarsi in centro storico. Il tutto appesantirà le linee ACTV e aumenteranno i taxi acquei, anche sul canale delle Galeazze (Arsenale), che verrà riaperto e costerà alle casse comunali 14 milioni di euro. Ciò porterà più turisti, più moto ondoso, più inquinamento, più traffico acqueo. Sarebbe questo il tanto decantato sviluppo sostenibile?


Ma non basta, vogliono costruire un altro terminal galleggiante e istituire la linea Montiron, comprensivo dello scavo di canale di collegamento Burano, Mazzorbo, Torcello e Montiron.


E ancora, stanno costruendo un nuovo pontile coperto a San Giobbe con nuovi dispositivi di biglietterie automatiche in vista del collegamento con San Giuliano. E via, un'altra fermata per il trasporto pubblico all'Ex Macello a Cannaregio. Zona residenziale che preserva ancora le caratteristiche di una venezianità, che presto verrà spazzata via da un nuovo scenario completamente turistico.


Con il pretesto di voler decongestionare il Ponte della Libertà si creano varchi in tutte le direzioni per far arrivare turismo e congestionare ancora di più una città così fragile, già presa in assalto dall'overturism. 

Si sbandiera un ticket e allo stesso tempo si creano le condizioni perfette per far arrivare i turisti a Venezia.


Intanto storici palazzi pubblici veneziani vengono s-venduti per trasformarli in strutture ricettive turistiche, e parti importanti di bilancio vengono investite per il Bosco dello Sport, progetto tanto caro a Brugnaro.

Quanto può reggere una città tutto questo sfruttamento intensivo? 


Ogni anno vanno via da Venezia 1200 abitanti, più di tre al giorno, mentre la vorace industria del turismo sta divorando il cuore delle città trasformandola in dormitorio di lusso. Quei pochi luoghi caratteristici veneziani rimasti stanno divenendo dei non luoghi, stravolti nell’anima, svuotati dai suoi abitanti, in compenso però verranno riempiti di maggior approdi e biglietterie. Foto di copertina: R. Abdrachimov, WikiCommons


Giovanni Andrea Martini

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