La spallata di Brugnaro ai musei civici, mascherata da saggezza contabile, rivela a tutti l’intento di demolire l’immagine di Venezia come luogo di cultura per riproporla come puro prodotto di mercato dove contano solo i numeri e la cassa.
Non a caso gli fa eco quel noto commercialista locale che per le Grandi navi proponeva un canale “tangenziale” tra Lido e Giudecca, tutto da scavare. Soluzione semplice e diretta.
La cosa non fa una grinza. Demolire cultura e natura, i fattori chiave dell'identità veneziana in nome della cassa, unica realtà in campo.
Svuotare città e laguna dei loro valori simbolici mettendoli a disposizione del mercato esterno. È questa la ricetta mercantilista di una destra priva di idee e senza discernimento.
Franco Migliorini
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