Quando l’interesse pubblico si piega, ancora una volta, all’interesse privato
Adesso abbiamo i numeri. Il consumo di suolo, per quanto riguarda la riqualificazione di via San Giuliano, che la Capitale mondiale della sostenibilità dovrebbe ridurre, aumenta. E aumenta di molto.
Di quanto? Si tratta di 23.000 m² di consumo di suolo per la realizzazione del parcheggio e 21.000 m² per le edificazioni per le ditte che oggi si trovano in edifici e container per la maggior parte “non legittimati”. La superficie occupata degli edifici raddoppia: da 3700 m² a 7500 m² e il volume viene triplicato da 10.000 m³ a 30.000 m³.
I numeri che non vengono forniti sono quelli del volume di traffico, che si svilupperà in seguito alla creazione dell’hub di San Giuliano in collegamento con San Giobbe e quello dei Pili.
Un attacco pesantissimo per quanto riguarda questa parte di gronda lagunare, a cui, in prospettiva, non viene negata la possibilità di edificazione di alberghi e ristoranti.
Tutto questo viene deciso così, senza un vero confronto pubblico con la città e con i fruitori del parco. E tutto, come confermato nella commissione di oggi, piegando l’interesse pubblico all’interesse privato.
Giovanni Andrea Martini
Foto di copertina: © Marc Ryckaert, 19/05/2014
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