Il resto delle attività commerciali della città invece rimane ignorato
Con delibera approvata dalla Giunta, i plateatici già concessi pre-Covid tornano all’estensione precedente, mentre è prorogata fino al 30 giugno la concessione alle “attività sprovviste di concessione ordinaria, che hanno beneficiato della concessione temporanea Covid”. Nel frattempo si studierà con la Sovrintendenza un modo per renderli definitivi, aggiornando i cosiddetti “pianini”.
L’assessore Costalonga si dice soddisfatto e sottolinea l’attenzione dell’Amministrazione alle attività produttive. Ma non sono attività produttive solamente quelle legate alla ristorazione e allo svago. Per queste ultime l’attenzione è massima, per il resto non c’è proprio.
Tanto a Venezia quanto a Mestre continuano a chiudere negozi di ogni genere, non c’è alcuna politica che favorisca la ripresa e rinascita del piccolo commercio, del negozio di vicinato, della vendita di prodotti artigianali locali, giusto per citare alcuni esempi. Il quadro è desolante e i cittadini ne sono ben consapevoli. Mi chiedo: dove sono le azioni della Giunta che contrastino questa ecatombe di attività produttive?
E poi parlano di rivitalizzazione, di lotta al degrado, di attrarre nuovi abitanti? Ma si rendono conto di dove stiamo finendo?
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