L'assessore al Patrimonio venga a confrontarsi di persona in modo aperto, democratico e civile
La facciata della Chiesa di San Pietro, Castello, Venezia (foto di A. Ardila).
È inammissibile che l’assessore al Patrimonio, che non si è presentata alla Commissione all’ex Caserma Sanguineti, rilasci a mezzo stampa dichiarazioni che sostanzialmente insinuano che i cittadini che vi risiedono non sono in regola. L’aveva già detto durante la Commissione on-line in cui è stata presentata la Petizione ed è un modo di procedere assolutamente riprovevole per chi riveste una carica istituzionale tanto importante.
Invece che rispondere della responsabilità politica di imporre dall’altro un progetto che espelle i residenti e snatura uno dei luoghi più antichi della città, punta a screditare i cittadini che hanno ricevuto lo sfratto. E questo per attrarre il consenso di chi?
Smetta l'assessore di mostrare tanta arroganza e inizi semmai a fare davvero il proprio lavoro e a guardare a quali possibilità di finanziamento ci sono, dall’Europa e dal PNRR, per la rigenerazione urbana. Inizi a fare, assieme al suo collega all’Urbanistica, quello di cui la città ha bisogno, ossia recuperare aree in abbandono per attrarre residenza stabile e non turismo d’impresa.
E venga di persona alla prossima Commissione in cui si parlerà dell’ex chiesa di Sant’Anna: si confronti con i consiglieri comunali ed eventualmente con i cittadini, in maniera aperta, democratica e civile, dimostrando rispetto per i suoi interlocutori.
Giovanni Andrea Martini
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