Che il porto di Venezia non se la passi bene non è novità per nessuno, ma che il servizio rimorchiatori sia improvvisamente al centro di una disputa di legittimità di approdo, questo ai più era ignoto.
Scopriamo che il PRG portuale, quello del 1965 per intenderci, non avrebbe mai previsto gli approdi per i rimorchiatori, mentre questi assistono le navi in ingresso e uscita in laguna e, nel 2019, hanno sventato due incidenti gravi evitando la catastrofe in città!
Nessuno mette in dubbio che lo sfratto notificato dalla APV abbia fondamento, ma bisognava arrivare a questo per scoprire il problema?
A chiarire la diatriba ci penseranno gli avvocati, ma quello che può facilmente capire un comune cittadino è che il porto è una attività che vive alla giornata, incapace di guardare lucidamente al proprio futuro, nonostante il coro delle dichiarazioni di rito che rincorrono ancora espedienti provvisori, come le crociere a Marghera, invece di lavorare alla soluzione definitiva, conciliando soluzioni e norme.
Esattamente come coi rimorchiatori.
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