Venezia si spopola ma a Venezia cresce la domanda di alloggi. La politica della casa, da sempre un asse portante della politica sociale veneziana, è finita in un binario morto. In tutta Italia si sperimentano nuove soluzioni di social housing nel tentativo di dare una risposta alla carenza di fondi pubblici con iniziative che attingono al privato nei modi possibili. Un tempo si parlava di autocostruzione mentre oggi è arrivato il momento di parlare di auto restauro. Una misura che soddisfa il contenimento del consumo di suolo e, soprattutto, riunisce domanda e offerta in un unico progetto di lungo periodo e di alto contenuto sociale in mano pubblica. Si tratta di volerlo. Ed è anche vero che Venezia si spopola, di certo più in laguna che in terraferma, ma anche nel resto del Veneto, e chi è che manca? i giovani! Lo dicono i demografi e lo ribadiscono anche gli industriali del Nordest riuniti a Verona per l’annuale incontro su economia e società. Alla denatalità si somma l’esodo dei neolaureati che qui non trovano condizioni di lavoro adeguate alle loro legittime aspettative. Per loro Venezia è ancor meno attrattiva del resto del Veneto. A molti piacerebbe in realtà restarci ad altri venirci, anche dall’estero, ma se la città punta solo al turismo mordi e fuggi è chiaro che questi giovani non li ospiterà mai e li perderà per sempre. Su questo siamo chiamati tutti a riflettere e a operare delle scelte. Si parla del futuro di tutti e non di vacanze low cost mordi e fuggi.
top of page
bottom of page
Comments