Le vele di “Tutta la Città Insieme!” si gonfiano sempre più del consenso di tanti e la lista civica prende il largo da una coalizione che, purtroppo, ha il sapore di una resa, di una rinuncia da parte di una politica che non ha più la forza di proporre e, soprattutto, di stare in mezzo ai cittadini. Tutto si risolve nelle chiuse stanze.
Il grande lavoro di smussare i programmi in modo che vadano bene a tutti, porta ad un pauroso impoverimento di vedute e di proposte per il futuro della nostra città.
Grandi navi, Mose, questione morale, conflitti di interesse, ma anche politica della casa e del lavoro e dell’ambiente sono questioni irrisolte.
E girando come stiamo facendo in questi giorni tra la gente raccogliamo diffuso malumore per le scelte di Brugnaro, ma anche pesanti prese di distanze da partiti che, quantomeno in città, non vengono riconosciuti come portatori di valori, ma solo di interessi.
Dobbiamo prendere atto di questo e dobbiamo, per sconfiggere Brugnaro, giocare lo schema a due punte: quella civica e e quella politica.
La lista “Tutta la Città insieme!” c’è.
E dopo la sede in centro storico, il 20 febbraio verrà aperta la sede in Terraferma, a Trivignano.
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