Prima presentazione pubblica del volumetto il 3 ottobre alle ore 19 all’Avamposto a Rialto
Nel volumetto FaVeRat, Famiglie Veneziane Rovinate dalle Affittanze Turistiche, vengono raccolti e pubblicati gli esiti di un questionario sia cartaceo che “on line”, teso a far affiorare, nella misura più estesa possibile, gli eventuali punti di frizione e di contrasto tra abitanti e occasionali fruitori turistici.
Una piccola provocazione per puntare i riflettori su un problema che tocca in maniera pesantissima la possibilità di risiedere a Venezia.
Il testo riporta le considerazioni di Laura Fregolent, docente ordinaria di Tecnica Urbanistica e Pianificazione presso IUAV, e dei membri dell’Associazione “Tutta la Città insieme!”, Manfredo Manfroi, ideatore dell’iniziativa. A presentare la pubblicazione anche Franco Migliorini, organizzatore del convegno “Venezia: quale turismo dopo il Covid?” e Annalisa Pastrello, che si è occupata della distribuzione dei questionari. Il volumetto è corredato dalle pungenti vignette di Roberto Zuliani.
Tra il serio e il faceto, si è andati a toccare il tema fondamentale dell’abitare in città, reso sempre più difficile da un turismo onnivoro e invasivo che toglie sempre più spazi alla cittadinanza.
Giovanni Andrea Martini nell'introduzione sottolinea come “a Venezia la politica per la casa è passiva e accetta quel che fa il mercato, mentre quella turistica è proattiva ossia favorisce il turismo in tutte le sue forme, positive e negative”.
Laura Fregolent, docente ordinaria di Tecnica Urbanistica e Pianificazione presso IUAV, sottolinea il calo demografico molto preoccupante e riflette sulle conseguenze economiche e sociali dello spopolamento non ultima la crisi abitativa.
Manfredo Manfroi, che ha seguito da vicino l'ideazione e la realizzazione del progetto, pone in evidenza, nell'analizzare le risposte dei cittadini, le problematiche più ricorrenti alcune delle quali davvero meritevoli di riflessione e approfondimento.
Il questionario conteneva alcuni quesiti, dieci in tutto, relativi alle più comuni cause di disturbo e contrasto fra residenti e turisti. Sono arrivate 104 risposte di cui 87 via mail e il resto su carta. Molto spesso assieme alle risposte sono arrivati commenti integrativi.
Tutto è stato pubblicato corredando le risposte con alcune significative e umoristiche vignette in linea con il tono ironico e leggero con cui è stato ideato e realizzato il progetto che non pretende di essere esaustivo ma strumento per ulteriori indagini al fine di stabilire davvero una regolamentazione di questo problema che tenga equamente conto di chi legittimamente vuole porre in locazione breve il proprio appartamento e di chi, a causa di questo, non deve subire disagi e sofferenze di alcun tipo.
Nel convegno organizzato nel marzo scorso da “Tutta la Città insieme!” all’Ateneo Veneto, non a caso intitolato “Venezia: quale turismo post pandemia?”, sono stati raccolti gli stimoli e i suggerimenti di due città quali Barcellona e Amsterdam, che sul tema della regolamentazione del turismo hanno fatto molto.
E da quanto è stato riferito, a Barcellona la spinta verso un’azione più decisa e capillare nei confronti dell’overtourism sembra sia stata guidata da una frase: “non vorrete mica finire come Venezia?”
Questo volumetto è solo il primo step. Il questionario verrà rivolto anche ai cittadini di terraferma. Il fenomeno delle affittante turistiche, infatti, sta creando problemi pesanti alla residenza anche a Mestre.
Prima presentazione pubblica del volumetto il 3 ottobre alle ore 19 all’Avamposto a Rialto.
La pubblicazione si può richiedere gratuitamente all'indirizzo info@tuttalacittainsieme.it
Giovanni Andrea Martini
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