Depositata una interrogazione per capire come sono stati impegnati nel dettaglio circa 100.000 euro
La missione UNESCO a Venezia è stata avvolta da una nebbia fittissima. Non si riusciva ad avere una notizia circa l’arrivo dei commissari e ancora oggi non è stato possibile conoscere nei dettagli il programma degli incontri (temi affrontati e persone incontrate). Per ottenere la documentazione che il Comune avrebbe presentato alla missione UNESCO sono stati necessari accessi agli atti anche allo stesso Ministero perché il Comune non dava risposte. Tuttora, comunque, la documentazione ricevuta è parziale.
Le associazioni hanno scritto anche direttamente all’UNESCO per essere ascoltate e alla fine sono state ricevute con il filtro del Comune: cinque minuti a testa per raccontare le problematiche della Città. I commissari si sono fermati a Venezia quattro giorni e la loro attività e i loro percorsi sono sempre stati organizzati dal Comune. L’impressione che tutti hanno avuto è che l’Amministrazione abbia voluto mostrare solo quello che poteva giustificare l’operato delle scelte della giunta e del sindaco relativamente ai problemi ambientali e di salvaguardia della Città. Tutto questo porta a qualche domanda che abbiamo tradotto in un’interrogazione.
Da una delibera di giunta e da due determine dirigenziali approvate dal Comune risulterebbe che per garantire un’adeguata permanenza della missione UNESCO a Venezia siano stati impegnati circa 100.000€ : circa 30.000 € sono stati assegnati alla società Terre srl che doveva redigere la documentazione da consegnare ai commissari e predisporre l’accoglienza degli stessi. 20.000 € sono stati impegnati per la consulenza dei commissari e spese di vitto, alloggio e viaggi.
C’è stata poi una successiva delibera di giunta che ha disposto l’impiego di altri 50.000 € per varie attività dei commissari non specificate. Insomma, per i quattro giorni di permanenza dei commissari, sono stati spesi 20.0000 € al giorno. A noi non sembra una cifra da poco. Per questo abbiamo chiesto come sono stati spesi nei dettagli i soldi e a quale scopo.
Giovanni Andrea Martini
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