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Venezia chiama l’Europa e l’Europa risponde: lettera di David Sassoli.

Alla luce di una politica locale sempre più autoreferenziale e chiusa, abbiamo cercato l’appoggio del presidente del Parlamento Europeo, che ha risposto positivamente all’appello.

Che Venezia da sola non possa salvarsi, ne siamo convinti da tempo.

Per questo cerchiamo di porre le basi per un proficuo lavoro in Europa e per tessere quei legami al di fuori del territorio nazionale che possano essere utili per aiutare la città.

La lettera di David Sassoli è una risposta alla sollecitazione lanciatagli su due temi che minacciano Venezia: overtourism e gli effetti dei cambiamenti climatici.

Avevamo lanciato provocatoriamente un anno fa al Parlamento Europeo a Strasburgo la possibile candidatura di Venezia a Capitale verde d’Europa.

Su questo tema David Sassoli specifica che “Un’ambiziosa proposta per il Programma verde europeo è stata messa in cantiere e il P.E. auspica una azione veloce per mitigare gli impatti più pericolosi del cambio climatico. Il PE sostiene anche una più generale strategia per ridurre le emissioni dell’effetto serra da parte del comparto marittimo, incluse le navi da crociera. Segue da vicino gli sviluppi nell’ambito della Organizzazione Marittima internazionale e sottolinea la necessità di arrivare a emissioni zero e navi verdi.”.

Il Presidente Sassoli ci comunica che il Parlamento europeo in seduta plenaria di fronte alla “allarmante situazione di Venezia e della sua laguna” ha chiesto “una urgente azione e solidarietà da parte delle istituzioni EU. Il loro messaggio era di fare il massimo per salvare Venezia e prevenire ulteriori danni ad altri siti europei sottoposti agli effetti del cambio climatico.”

Lavoreremo e ci attiveremo per trasformare questa sincera attenzione nell’impegno a costruire un saldo legame operativo tra le istituzioni europee e la nostra città.


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